Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Danimarca: la XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo e le diverse proposte di lettura della nostra cultura

Geronimo Stilton_2

Si è conclusa in Danimarca la XXIV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), tenutasi dal 20 al 25 ottobre 2024, con un ricco programma di eventi volti a promuovere il patrimonio linguistico e culturale italiano. Istituita nel 2001, la SLIM viene realizzata ogni anno grazie alla rete diplomatico-consolare e agli Istituti Italiani di Cultura, in collaborazione con partner istituzionali. Il tema di quest’anno, “L’italiano e il libro: il mondo fra le righe“, ha messo al centro l’importanza del libro come veicolo per la diffusione della cultura italiana e il ruolo strategico dell’editoria nazionale nella promozione culturale.

A Copenaghen, per accompagnarne il valore anche come strumento di comunicazione e per ampliare la finestra sulla cultura nazionale contemporanea, la Settimana della Lingua Italiana è stata aperta il 20 ottobre dalla proiezione di “Cento Domeniche”, primo film della rassegna “Italian Screens”, al prestigioso Grand Teatret. L’evento ha visto la partecipazione di Antonio Albanese, regista e protagonista cui il pubblico ha tributato una calorosa e interessata accoglienza, e di Roberto Stabile, responsabile dei Progetti Speciali per il Ministero della Cultura/Cinecittà, latore autorevole, oltre che della promozione del cinema e della cultura italiani, anche di un messaggio di incoraggiamento al rafforzamento della collaborazione bilaterale nel settore cinematografico.

Nel corso dei giorni successivi, il pubblico danese ha potuto fare esperienza delle varie sfaccettature della società italiana odierna e ripercorrere alcuni momenti della sua storia recente grazie ai film L’ordine del tempo, L’ultima volta che siamo stati bambini, Romeo è Giulietta, Il Comandante.

 

Con un’iniziativa realizzata insieme all’Ambasciata Svizzera, il 21 ottobre lo scrittore ticinese Fabio Andina ha incontrato gli studenti dei corsi di italianistica presso l’Università di Copenaghen, affrontando con loro il ruolo della scrittura contemporanea come voce culturale irrinunciabile, strumento di trasmissione della storia dei territori e di unione delle comunità, con una vivida rappresentazione di paesaggi e luoghi trasfrontalieri.

Il giorno successivo, Andina ha presentato presso l’Istituto Italiano di Cultura il suo nuovo romanzo, “Sedici mesi”, uno spaccato della Seconda guerra mondiale vissuto dalla parte italiana della sua famiglia. L’incontro ha permesso una ulteriore riflessione sul rapporto fra la lingua ed il libro, il modo più diretto di dialogo fra lo scrittore e la storia di cui si fa interprete.

 

Il 23 ottobre, l’attenzione è stata tutta per i più piccoli. Bambini italiani ed italofoni hanno preso parte al coinvolgente spettacolo Geronimo Stilton in Baffi e Pelliccia a Copenaghen, ospitato presso l’Istituto Italiano di Cultura. Geronimo, accompagnato dalla sorella Tea, ha presentato il libro “Mille meraviglie in blu” in una “stratopica” peformance fatta di balli, canti e tanto divertimento, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del nostro Paese e la lettura tra i bambini di origine italiana residenti in Danimarca e fra quelli che potranno apprendere l’italiano o magari solo seguire le pubblicazioni di Geronimo Stilton, tradotto anche in danese.

  

 

Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e di Architettura dell’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con il Danish Architecture Center (DAC), il convegno “Il paesaggio costiero: un patrimonio a rischio. Confronto tra Copenhagen e la costa marchigiana” è stato l’ultimo appuntamento della settimana dove si è inteso mettere in valore il lavoro accademico, fulcro dello sviluppo della cultura anche negli studi tecnici. In un convegno realizzato con il sostegno della Regione Marche, i professori Alici e Brocchini, insieme ad esperti della stessa Regione e noti accademici danesi, hanno messo a confronto i sistemi di difesa costiera di Copenaghen e della costa marchigiana, entrambi vulnerabili ai rischi di inondazione. Preceduta da una visita alla mostra “Water is Coming”, presso il DAC, sulle soluzioni innovative per la gestione del rischio di inondazioni in Danimarca, l’iniziativa è proseguito nella Residenza italiana con una sessione di presentazione degli studi e dei progetti della Politecnica marchigiana, accompagnata da un’ampia e fruttuosa discussione,affrontando così anche i temi dell’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio culturale e le strategie di prevenzione, materia in cui il confronto fra vari atenei in Italia ha raggiunto livelli di eccellenza. L’evento ha registrato un lusinghiero successo, aprendo la via ad ulteriori collaborazioni nel settore fra i due poli accademici.