Con un evento dedicato al riso, si è aperta ieri a Copenaghen, anche presso la Residenza italiana, la Settimana della Cucina 2025.
Protagonista di ricette regionali e famoso all’estero soprattutto nella versione “risotto”, il riso è parte della storia e dell’economia nazionali: in questa veste, grazie agli interventi della Presidente dell’Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba, ed alla Responsabile del laboratorio chimico merceologico del Centro Ricerche sul Riso, Cinzia Simonelli, esso è stato presentato nell’evento inaugurale, in tutti i suoi diversi aspetti.

Da maggiore produttore in Europa (57% del totale), l’Italia vanta vari tipi di riso, ciascuno adatto a lavorazione ed uso diversi, con una coltura oggi all’avanguardia che vede l’impiego di tecnologie sofisticate, sempre tuttavia mantenendo il rispetto dell’ecosistema ed i più alti standard di controlli sanitari e di sostenibilità. Una continua, accuratissima attività di laboratorio, nel centro a ciò dedicato nei pressi di Pavia, sostiene un primato di qualità imbattibile che rende il riso italiano un pilastro importante dell’economia italiana ed europea, oltre ad essere espressione inconfondibile della cultura e della storia dell’Italia. Di recente istituzione, è stato infatti menzionato EURICE, l’alleanza europea per il futuro del settore risicolo, che ne ha messo in risalto il ruolo nella produzione alimentare e per la salvaguardia del sistema ambientale.
Ad un pubblico di operatori locali, ristoratori, esperti culinari e giornalisti di settore, rappresentanti istituzionali e della comunità internazionale, il riso è stato presentato anche in alcune delle versioni culinarie nazionali (dall’arancino, all’insalata di mare, al risotto al tartufo fino al budino dolce), insieme ad altri prodotti del territorio (parmigiano di differente stagionatura e gorgonzola, promossi con successo in Danimarca da una recente campagna ICE; salumi e panettone piemontesi), a supporto anche della candidatura della Cucina italiana nel patrimonio immateriale dell’UNESCO.
Una esposizione di campioni di diciannove tipi di riso, dei quali sono state spiegate le caratteristiche e i più comuni usi nelle ricette tipiche, ha accompagnato la manifestazione, fornendo ai numerosi interessati anche un ricettario per il “ fai da te” domestico, una connessione in più per gli appassionati ed i curiosi per sentirsi vicini alla tradizione culinaria italiana. In Italia, la cucina – come è stato infatti più volte ricordato – è parte della cultura e da sempre è strumento di unione e di inclusione.