Martedì 2 settembre si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo centro ricerche European Spallation Source a Lund, nel sud della Svezia. Si tratta di un progetto pan-europeo, cui partecipano 17 Stati, uno fra i più grandi progetti di fisica sperimentale sulla spallazione d’Europa. Un centro di ricerca multi-disciplinare basato sulla piu’ potente sorgente di neutroni mai realizzata, circa 30 volte piu’ luminosa delle attuali, che consentira’ nuove opportunita’ per i ricercatori nel campo della fisica fondamentale, delle scienze della vita, dell’energia, della tecnologia ambientale e dei beni culturali. L’ESS rappresentera’ un’opportunita’ non solo per il mondo della ricerca scientifica ma anche per le industrie di alta tecnologia italiane.
Il contributo italiano, che avviene tramite il Ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca (MIUR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed Elettra Sincrotrone Trieste, ammonta al 6% del costo totale (pari a 1,84 miliardi di euro). L’80% di tale contributo sara’ in-kind, ovvero attraverso la fornitura di parti della macchina. Mentre l’infrastruttura vera e propria avrà sede a Lund (Svezia), il centro di supercalcolo che gestira’ i dati avra’ base a Copenaghen (Danimarca).
Alla cerimonia, alla quale è intervenuto anche l’Ambasciatore d’Italia a Copenaghen, Stefano Queirolo Palmas, erano presenti i Ministri della Pubblica Istruzione e della Ricerca di Danimarca e Svezia, Sofie Carsten Nielsen e Jan Björklund.