Negli ultimi 10 anni il numero di italiani in Danimarca è più che raddoppiato e Il Ponte, la prima rivista italiana pubblicata nel Paese scandinavo, ha voluto analizzarne i motivi. Ne emerge che il problema più diffuso in Italia sono le scarse opportunità di carriera, anche per chi ha un alto livello di istruzione, e un tasso di disoccupazione giovanile fino al 33 per cento.
Giovanni Mugnaini, delegato dell’Ambasciata d’Italia, riassume così le ragioni dell’immigrazione italiana in Danimarca: “I fattori determinanti sono a mio avviso le maggiori opportunità di lavoro e di studio, la libera circolazione nell’UE, ma anche amore e famiglia”.
Nel 2008, vivevano in Danimarca più di 4.000 italiani, oggi sono aumentati a circa 9000, di cui 860 arrivati solo nel 2017. Di questi, più di 4000 vivono in Danimarca da oltre 10 anni, a dimostrazione del fatto che esiste un certo grado di continuità del fenomeno.
Nei numeri c’e’ una predominanza maschile che, secondo uno studio dell’ufficio statistiche danese, rappresenta il 64 per cento degli immigrati a fronte del 36 per cento di donne.
Altro dato rilevante è che ad arrivare in Danimarca sono per lo più giovani, di cui più di un terzo tra loro ha tra i 20 e i 30 anni e, relativamente meno bambini e adolescenti sotto i 20 e sopra i 60 anni, rispetto alla popolazione danese. La differenza di genere è meno marcata tra i circa 1.000 italiani che studiano in Danimarca, equamente suddivisi in uomini e donne.
Clicca qui per leggere l’articolo completo.