Il 4 giugno nella Residenza dell’Ambasciatore si é svolta l’inaugurazione della mostra fotografica “Territories” nell’ambito del Copenhagen Photo Festival 2016. All’inaugurazione hanno partecipato oltre 150 persone.
La mostra ospita le opere di tre giovani fotografi italiani, Carlotta Marangone, Silvio Zangarini e Niko Giovanni Coniglio ed é curata da Irene Campolmi, PhD Fellow dell’Università di Aarhus e del Louisiana Museum. La mostra si potrà visitare fino al 30 giugno, ogni giovedì dalle 14 alle 18 e ogni venerdì, sabato e domenica dalle 12 alle 16.
L’inaugurazione della mostra. Da sinistra, la curatrice Irene Campolmi, la dottoressa Charlotte Præstegaard Schwartz e i fotografi Carlotta Marangone, Silvio Zangarini e Niko Giovanni Coniglio
Il filo che unisce le opere dei tre artisti è la ricerca dell’identità e la sua costruzione attraverso la relazione tra individualità e spazio. La mostra è divisa in quattro sezioni tematiche, la Casa, il Sè, l’Altro e lo Spazio Pubblico, che secondo la curatrice rappresentano gli spazi reali e immaginari in cui ognuno di noi costruisce la sua identità. Tale suddivisione si sposa benissimo con la location scelta per ospitare l’evento, che rappresenta sia una residenza privata che un luogo pubblico.
Silvio Zangarini, da sempre appassionato di architettura, presenta la sua serie fotografica “Stairs”, in cui scalinate di palazzi signorili, musei e case metropolitane sfuggono alle normali regole della prospettiva.
Una delle foto di Silvio Zangarini
Al centro dell’opera di Niko Giovanni Coniglio si trova invece da sempre la figura materna: l’artista ha iniziato a ritrarre la madre da giovane per prendere confidenza con la fotografia e continua a farlo tutt’ora avendo scoperto nella sua passione un modo per approfondire la reciproca conoscenza.
Tre opere di Niko Giovanni Coniglio
Di Carlotta Marangone infine si possono osservare alcuni lavori della serie Mountainsbeyondmountains. Si tratta di vedute di casa fotografate con precisione matematica, dalle quali successivamente sono state eliminate porte e finestre con tecniche digitali, per farle assomigliare a freddi edifici industriali. Una delle fotografie di Carlotta Marangone
Dopo un momento di riflessione con gli artisti e la curatrice, gli ospiti hanno potuto visitare la mostra e al contempo i saloni storici della Residenza; al termine della giornata é stato offerto un rinfresco sponsorizzato dal ristorante FAMO.