Mercoledì 11 marzo 2015, nella residenza storica dell’Ambasciatore d’Italia a Copenaghen, l’Ambasciata e l’Istituto Italiano di Cultura hanno organizzato la “Terza giornata dei ricercatori italiani in Danimarca”.
Al centro dell’incontro, un dibattito sullo stato della ricerca nei due Paesi, alla presenza di esponenti del mondo scientifico e accademico. In Danimarca vivono e operano centinaia di ricercatori italiani, attratti dai generosi incentivi disponibili presso il mondo accademico, le imprese, i centri di studio e le fondazioni private. Titolo della giornata: “The knowledge society: state of the art of research in Italy and Denmark”.
Il preside della facolta’ di Studi umanistici dell’Universita’ di Copenaghen, Ulf Riber Hedetoft, ha messo in risalto l’aumento delle sponsorizzazioni private anche nel suo settore e l’ambizioso programma di digitalizzazione del patrimonio bibliotecario. Il capo dipartimento dell’istituto Niels Bohr, Robert Krarup Feidenhans’l, ha tracciato una linea di continuita’ nella ricerca sulla materia, dal ‘900 ad oggi, sottolineando i contributi italiani a una grande tradizione danese, da Enrico Fermi a Fabiola Gianotti, sino ai ricercatori italiani che partecipano al generatore europeo di neutroni presso l’European Spallation Source (Ess) di Lund, nel sud della Svezia.
Dibattito sullo stato della ricerca nei due Paesi, alla presenza di esponenti del mondo scientifico e accademico
Tra i relatori, il presidente dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), Stefano Fantoni, che ha illustrato impegni e sfide dell’attuale sforzo italiano di misurazione e incentivazione dei risultati accademici e scientifici. Da parte sua, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, vincitore del Brain Prize 2014 della fondazione danese Lundbeck e del Premio Principe di Asturie 2011, ha illustrato l’avventura accademica e umana, presso l’Universita’ di Parma, della scoperta dei ‘neuroni a specchio’, la base cerebrale dell’empatia.
All’incontro in residenza hanno partecipato le principali imprese italiane presenti nel Paese scandinavo, insieme a tutti gli attori italiani della promozione e dell’internazionalizzazione, tra cui l’Ice e l’addetto scientifico da Stoccolma, insieme all’addetto militare da Berlino, Camera di Commercio italo-danese e Istituto italiano di Cultura a Copenaghen.
News sul sito della Farnesina: http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/danimarca-la-ricerca-italiana-di.html
Da sinistra a destra: il capo dipartimento dell’istituto Niels Bohr, Robert Krarup Feidenhans’l, il preside della Facoltà di Studi umanistici dell’Universita’ di Copenaghen, Ulf Riber Hedetoft, il presidente dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), Stefano Fantoni. Foto: www.dkdiplomat.dk
L’Ambasciatore, Stefano Queirolo Palmas, con il Prof. Giacomo Rizzolatti. Foto: www.dkdiplomat.dk
Da sinistra a destra: l’Ambasciatore, Stefano Queirolo Palmas, il preside della Facoltà di Studi umanistici dell’Universita’ di Copenaghen, Ulf Riber Hedetoft, il Prof. Giacomo Rizzolatti, il capo dipartimento dell’istituto Niels Bohr, Robert Krarup Feidenhans’l, il CEO della Lundbeck Foundation, Kim Krogsgaard. Foto: www.dkdiplomat.dk
Da sinistra a destra: Piero Mazzinghi, Addetto scientifico presso l’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Fabio Ruggirello, Patrizia Venturelli, esperta settore economico. Foto: www.dkdiplomat.dk
Giacomo Rizzolatti a Copenaghen. Foto: Hasse Ferrold.
I ricercatori sono intervenuti in gran numero all’evento. Foto: Hasse Ferrold.
Il pubblico interessato. Foto: Hasse Ferrold.