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Messaggio dell’Ambasciatore per la Festa della Repubblica

Cari Connazionali,

Come tutti gli italiani all’estero, sentiamo in modo speciale il legame che ci unisce. L’ho apprezzato in questi primi mesi in Danimarca, quando, sentendo parlare la nostra lingua con gli accenti più diversi mentre attraversavo una strada o attendevo il mio turno, cercavo con gli occhi i compatrioti intorno: quello che ci portiamo dentro – stando lontani dai luoghi in cui siamo cresciuti e sia pure in un Paese ospitale e generoso come quello che ci accoglie – ci spinge sempre a ritrovare la parte che condividiamo con altri italiani. Portiamo forte il valore di riconoscerci e sentirci vicini che sopravvive, per fortuna, ai ritmi delle vite che ormai in molti conduciamo, in un periodo in cui la tendenza invalsa, specie dopo l’inattesa parentesi della pandemia, parrebbe peraltro sempre più spingere ognuno nella propria sfera individuale.

Per questo il 2 giugno è la nostra festa. Alla commemorazione del momento più importante per la rinascita del nostro Paese nella libertà, nella giustizia e nell’eguaglianza per tutti i suoi cittadini, si aggiunge il piacere di sentirci – tutti noi all’estero – come piccola propaggine fuori dai suoi confini, consapevole e fiera dei valori che ci hanno forgiato e che fanno dell’Italia una solida presenza amica, aperta e solidale verso i propri partner europei, i propri vicini ed i propri interlocutori internazionali.
Fieri anche di quanto il Paese ha fatto e potrà fare per il mondo, guardiamo oggi a ciò che noi a nostra volta siamo in grado di fare in Danimarca, ognuno nel suo piccolo, in modo che sia sempre più saldo il rapporto che lega in ogni settore italiani e danesi.
Il 2 giugno ci ricorda che, in una Repubblica fondata sul lavoro, i cittadini sono per antonomasia protagonisti, tramite la loro attività, del progresso che la società raggiunge in termini di tutela dei diritti ed assolvimento dei doveri: spetta dunque anche agli italiani che vivono ed operano qui adempiere alla loro missione per rafforzare le correnti di simpatia, comprensione e scambio Italo-danesi. Cultura, economia, commercio, crescita, difesa dei principi fondanti del nostro essere europei e attenzione per l’ambiente ed il clima occupano l’agenda nei rapporti fra i due Paesi. In quella direzione vanno le intese fra i rispettivi Governi, cui si aggiunge quanto ciascuno di noi è in grado di fare per renderle più ampie e più forti.

Abbiamo attraversato in Europa e nel mondo la difficile stagione del Covid, di cui l’Italia ha patito per prima, ma con la forza d’animo che l’ha sempre contraddistinta ha saputo riprendere il passo, salvaguardare i suoi cittadini, mostrarsi solidale con gli altri. Oggi ci confrontiamo con la terribile minaccia in Ucraina che tocca i nostri principi, a cui egualmente stiamo rispondendo con la risolutezza e la volontà richieste per riaffermare l’anelito comune che ispirò il Paese il 2 giugno del 1946.

Ricordare quel giorno anche in Danimarca significa mantenere fede, con la fiducia e la volontà che gli italiani espressero allora, a quegli irrinunciabili valori a cui la Repubblica è stata improntata. Sono gli stessi valori che ci guidano oggi per lavorare con gli amici danesi e continuare a costruire insieme il futuro dei nostri Paesi e dell’Europa, contribuendo alla libertà, alla pace e al progresso di tutti.

È con questo spirito – pensando alla nostra bella ed attiva comunità di studenti, ricercatori, operatori, professionisti, professori, scrittori, giovanissimi connazionali e di molti che amano il Paese che ci accoglie e sono quotidiano strumento di sintesi ed unione fra il Nord ed il Sud europei – che auguro a ciascuno di voi una buona Festa della Repubblica.

Viva l’Italia!